Leadership femminile o leadership maschile?

Leadership femminile o leadership maschile?

Nella mia carriera professionale mi sono spesso imbattuta in questo dilemma ed ho sperimentato sulla mia pelle che serve tenere alta l'attenzione sul tema perchè, per noi donne, fare carriera e ricevere incarichi di livello alto, è ancora molto faticoso.

Sono fermamente convinta che, invece di scegliere l'una o l'altra leadership, sarebbe più opportuno riconoscere che donne e uomini sono esseri simili ed  entrambi portatori di diversi valori che messi a fattor comune darebbero un risultato migliore.

In passato mi sono occupata anche di apicoltura, affascinata appunto dall'organizzazione di questi piccoli e laboriosi insetti oltreché dall'importanza che rivestono nel garantire la biodiversità. Il mio modello di business sono infatti le api e l’organizzazione dell’alveare. Ogni insetto all’interno del sistema, ha un ruolo definito, ci sono le api operaie che si occupano della cura dell’alveare, l’ape regina nutrita e curata da un ristretto numero di api, quelle che vanno in giro a fare incetta di polline e nettare, i fuchi che sono i maschi dell'ape domestica.

E’ una società “bottom up” che permette a tutti gli insetti di contribuire alla conservazione della specie. L’ape regina è il fulcro dell’alveare e tutto ruota intorno a lei, ma sono le api operaie, accorgendosi che sta deponendo meno uova (avvisano un rischio estinzione), che provvedono a sostituirla con una più giovane e performante. Questa organizzazione mette in evidenza che  il risultato che si ottiene in gruppo è superiore alla somma degli sforzi di ciascuno. 

Le grandi cose nel business non vengono mai da una sola persona, ma da un team di persone, con valori, sensibilità e mentalità diverse.

La leadership sottende una visione, ma il saper lavorare insieme agli altri è l'unica cosa che permette a questa visione di realizzarsi nella realtà. È il saper collaborare affinché l’esecuzione diventi la forza motrice che permette di rendere reale l'idea.

Al concetto di leadership tradizionale, focalizzato sulla transazione tra leader e subordinato si è affiancato quello di leadership trasformazionale, introdotto da James MacGregor Burns nel 1978. 

Questo stile di leadership motiva le persone, perché si instaura un rapporto empatico con loro, donando una visione. Il ruolo della leadership trasformazionale è quello di ispirare i collaboratori, creare le migliori condizioni perché diano il meglio di sé e possano crescere. Se i collaboratori crescono, cresce il team e cresce anche il leader.

Sapere ascoltare con empatia gli altri è una condizione necessaria per tirare fuori il meglio dalle persone secondo lo stile di leadership trasformazionale. Empatia, socialità, maggiore inclusività, capacità di ascolto, flessibilità sono le caratteristiche che si riuniscono nella leadership al femminile.

Noi donne ci stiamo dimostrando esseri antifragili, sopratutto in questo momento molto difficile, che ha colpito prevalentemente le nostre carriere  costringendoci ad abbandonare il lavoro per seguire più da vicino la cura della famiglia; in risposta ad uno shock non solo resistiamo ma miglioriamo. Fin dall'infanzia, noi donne siamo spronate ad usare le nostre competenze sociali (soft skills) e la propria intelligenza emotiva; ad esempio non ci vergognamo di esporre i nostri sentimenti in pubblico perchè lo abbiamo visto fare alle nostre mamme.

Tutto questo diventa positivo nel mondo del business; sapere esporre le proprie fragilità, ci rende di conseguenza più empatiche con gli altri. Quando noi donne entriamo in competizione per cariche più alte, esiste un pregiudizio di mancanza di qualità maschili come la decisione, l'assertività e il coraggio di imporsi.

Quindi cerchiamo di attivare quelle “caratteristiche maschili” che ci sembra ci diano più coraggio, ma invece sbagliamo. Dobbiamo conservare le nostre peculiarità, rimanere noi stesse, cioè donne, fino ad affermare un fascino tutto femminile, capace di armonizzarsi nella stessa persona a tal punto da conferirci il primato di una leader partecipativa.

In piena rivoluzione informatica e democratica uno stile più partecipativo ed integrato sta diventando la strada da percorrere per ottenere una leadership più efficace. Riuscire a costruire ponti relazionali, fa funzionare meglio le cose, anche con la distanza sociale.

Non dovremmo porci il delemma di dover scegliere e, in ottica di inclusività, non vanno ricercati modelli diversi per superare gli stereotipi in ambito gender, ma vanno interpretati e integrati i diversi stili affinché tante idee e tanti punti di vista diversi, portino l’idea migliore.

Voglio finire con una citazione di una grande donna, che è stata al fianco di un grande uomo:

A good leader inspires people to have confidence in the leader, a great leader inspires people to have confidence in themselves.

(Eleanor Roosevelt)



 

Beatrice
da: Beatrice Taccola
Mercoledì 03 marzo 2021