Ospitalità, golf e benessere

Ospitalità, golf e benessere

Nel 2023 la capitale italiana ospiterà la Ryder Cup, prestigiosa gara internazionale di golf tra America ed Europa, e questa sarà un’opportunità unica di valorizzazione del territorio in chiave turistica.

Questi eventi generano ricchezza sul territorio, si parla infatti di 513,4 milioni di euro complessivi (fonte KPMG 2016-2027), di cui una parte derivano dagli impatti diretti legati all’incremento della domanda interna conseguente agli investimenti necessari per l’adeguamento delle infrastrutture, ai consumi dei soggetti coinvolti e alle spese di gestione dell’evento Ryder Cup e di tutte le manifestazioni collegate che si svolgeranno per 12 anni a partire dal 2016. Inoltre, 236 milioni circa dipendono da fattori “ indiretti”, di cui 126 milioni collegati all’incremento della domanda interna, circa 83,9 per l’incremento del gettito fiscale, 26 milioni per nuove entrate fiscali direttamente trattenute a titolo di imposta sui montepremi dei tornei e un rilevante incremento occupazionale.

Il turismo del golf genera una spesa pro capite di 3 volte superiore a quella degli altri turisti. Normalmente chi gioca a golf viaggia accompagnato dalla famiglia che non sempre ha lo stesso interesse sportivo e quindi la scelta ricade su destinazioni e alberghi che siano in grado di offrire una vasta gamma di servizi alternativi per tutta a famiglia.

Il golfista, che va in vacanza, sceglie la destinazione che gli consente di giocare su almeno 3 percorsi con 18 buche, posti ad un raggio di distanza di 40-50 Km. Se i percorsi sono conosciuti a livello internazionale ancora meglio, inoltre non devono essere troppo impegnativi e facilmente raggiungibili dal proprio albergo. Inoltre, il turista golfista oltre ad avere una buona capacità di spesa, preferisce periodi fuori stagione.

Il Golf ha impatti positivi sull’ospitalità ed è un importante veicolo di promozione per le destinazioni, quindi è importante investire su questo sport sia con eventi internazionali sia in scuole di avviamento al golf: se ci saranno campioni sportivi da imitare anche per i ragazzi sarà più facile avvicinarsi al mondo del golf che per prassi italiana sembra per pochi o solo per chi è ricco.

 

C’è un aspetto del gioco su cui mi piace soffermarmi, perché il gioco del golf, a differenza di altri, si gioca su green, e con l’avversario non c’è uno scontro diretto, ma il primo avversario sembra essere il proprio atteggiamento mentale.

Chi conosce e pratica golf sa che la difficoltà maggiore è quella di riuscire a tenere la concentrazione ottimale per tutta la durata della partita, altresì è importante la preparazione tecnica e quella fisica. Ma l’aspetto mentale è la componente che va seguita tanto quanto le altre perché l’avversario che si incontra sul green fa la sua partita, non c’è uno scontro fisico che permette di accendere, o spengere, la grinta e la determinazione. 

L’allenamento interiore diventa un elemento che non può mancare a nessun livello sia per i professionisti che per coloro che praticano golf per passione, se non si vuol cadere nel loop della frustrazione continua. Ogni giocatore deve riuscire a domare i suoi più temibili avversari : autocritica e pensiero negativo. E’ necessario imparare a gestire il proprio atteggiamento mentale riuscendo a non far prevalere la componente negativa sfruttando al massimo le risorse fisiche e tattiche.

Qui entra in gioco il ruolo dello yoga. Lo yoga è una pratica sia fisica che mentale, è una disciplina che unifica e connette mente e corpo, che unisce ragione e sentimento , che ti fa vivere il “qui e ora”. Acquisire la consapevolezza del proprio corpo e di quello che sta facendo ti permette di avere la concentrazione necessaria tale da incanalare abilità e attenzione in una direzione unica, cioè sul colpo da fare. 

Certo che questo genere di atteggiamento che porta ad avere uno stato di concentrazione ottimale non può essere insegnato dal maestro di golf, ma può essere appreso attraverso la pratica di discipline come yoga o meditazione. I benefici che ne deriveranno non si misureranno soltanto sul campo da golf ma anche nella vita di tutti i giorni.

Quindi la connessione tra corpo e mente deve diventare un “must have” dei campi da golf. 

Wellessere può supportare i club di golf o le strutture ricettive che offrono vacanze per golfisti. Abbinare un pacchetto benessere con l’aspetto di mental wellness può diventare la novità da proporre al turista golfista.

Per info visita il nostro sito: www.wellessere.it

Beatrice
da: Beatrice Taccola
Domenica 13 giugno 2021